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Cibo ed erotismo , la cucina che migliora la vita !


Chi non ricorda con un fremito la scena di nove settimane e mezzo davanti al frigo , o l'utilizzo, in ultimo tango a Parigi , del burro da parte di Brando !!

Sesso e cibo sono il binomio edonistico per eccellenza, pensiamoci: il primo appuntamento è per cena o all’aperitivo, perché anche dal rapporto con il mangiare si capisce che tipo di amante abbiamo di fronte. «Da un punto di vista evoluzionistico, riprodursi e sopravvivere agiscono sul piacere e sulla gratificazione: sarà anche per questo che la parola sfamarsi comprende “amare” e “togliere la fame”, e quindi pone l’accento su questo binomio indissolubile».

Chi si approccia al cibo con curiosità e interesse sarà anche molto portato a sperimentare sotto le lenzuola. E quindi il pasto è un momento fondamentale per conoscere il partner, tanto che una cena o un aperitivo servono per cominciare a conoscersi. C’è chi prende le noccioline con le mani e chi con il cucchiaino, chi prende le crudités con lo stuzzicadenti e così via.

La cena a casa è un momento estremamente intimo, tanto più se decidiamo di condividere anche la preparazione (perché alla cena potremmo anche non arrivarci). Mentre si cucina, infatti, il cibo può essere usato per rompere il ghiaccio e provocare.

Al principio fu la mela... simbolo del peccato originale, metafora del desiderio e nutrimento perfetto, gustoso e salutare. La frutta in genere racchiude tutti i principi fondamentali per trasformare ogni alimento in un cibo in grado di aguzzare i sensi e predisporli al piacere. Tutta la frutta può diventare la base essenziale per sopraffini piatti afrodisiaci, ma naturalmente l'effetto si accresce se all'alimento si aggiunge anche il fascino dell'esotico. Perciò se ne avete la possibilità, fate incetta di cocco, maracuja, avocado e frutti della passione... Oltre alla frutta, sono numerosissime le spezie e gli alimenti di comprovato effetto afrodisiaco che oggi sono facilmente reperibili al mercato, al supermercato, in erboristeria o nei negozi di alimenti macrobiotici. Tutti questi alimenti vanno però cucinati e presentati nel modo più adeguato possibile, così da risvegliare i sensi anche del partner più pigro. Il peperoncino: questa spezia, grazie ai suoi principi attivi, al suo sapore, al suo colore e alle sue mille qualità, è senz'altro una delle piante più adatte a stimolare in noi il desiderio sessuale e a metterci in grado di soddisfarlo. Lucido e brillante, il sapore aggressivo, ha sicuramente in sé un'attrattiva di tipo sessuale. A questo si aggiunga la grande quantità di vitamina "E" che contiene, la vitamina della fecondità e della potenza sessuale, ed il suo colore caldo, il rosso, lo stesso colore del sangue.

Notizie storiche da Wikipedia

Una vera e propria cucina (e non soltanto una dieta) afrodisiaca nasce nella seconda metà del XVII secolo, quando si comincia a dar peso, oltre che alle materie prime, alle preparazioni. Mentre l'inventario degli alimenti afrodisiaci si arricchisce di inediti cibi esotici (dai nidi di rondine alle pinne di pescecane) e si afferma la moda di profumare vini e piatti con ambra, muschio e zibetto, gli affaticati e gli insensibili affidano le loro speranze, piuttosto che a singoli alimenti, a un'esasperata alchimia di sapori e aromi. È soprattutto in Francia, nell'età delle «favorite», che si stabiliscono e si affinano le regole della cuisine d'amour. Attribuite alle più celebrate amanti dei sovrani francesi (ma in realtà elaborate, in tempi diversi, nelle cucine regali), sopravvivono numerose ricette che ne immortalano il nome: dalle «Costolette alla Maintenon» ai «Filetti di sogliola alla Pompadour», alla «Suprème di sogliola alla d'Estrée», ai vari piatti intitolati alla contessa du Barry, favorita di Luigi XV.

La cuisine d'amour - che accredita la Francia come la patria d'elezione di entrambe le «discipline» - è rinverdita e rilanciata prima da Anthelme Brillat-Savarin e, più in là, dal sedicente Sire de Baudricourt, il cui fantasioso e fortunato trattatello diverrà il modello di tutti i successivi manuali di cucina afrodisiaca. Tra questi andranno almeno ricordati La cucina dell'amore del catanese Omero Rompini (1926), documento garbato, saporoso e un po' patetico della stagione del tabarin, e Venere in cucina di Pilaff Bey, pseudonimo dello scrittore inglese Norman Douglas, un ricettario secco e alquanto riciclatorio compilato in Italia, per uso personale, tra il 1902 e il 1936 e pubblicato nel 1951 con la prefazione di Graham Greene.

I più recenti ricettari di cucina afrodisiaca sono le Ricette immorali dello scrittore spagnolo Manuel Vazquez Montalban: un ricettario eclettico infarcito di divagazioni divertenti, sdrammatizzanti e un po' surreali, e Afrodita di Isabel Allende, una chiacchierata alla buona sulla cucina, il sesso e i loro eventuali rapporti, inframmezzata da citazioni storico-letterarie, ricordi personali, consigli di buon senso e fantasie cautamente perverse.

Oggi , il pesce crudo con una bella base di ghiaccio tritato (ostriche e scampi , magari un riccio) rappresentano un ottima cena , spicchi di limone o lime un buon calice di bollicine. Se arrivate al dolce e siete ancora vestiti , optate per un buon tiramisù cremoso , da consumare magari con dei cuscini a terra , possibilmente con le mani!!!


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